8 marzo 2022. Segnatevi questa data.

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La data dell’8 marzo 2022 è stata fissata a livello nazionale per il passaggio definitivo di tutte le trasmissioni televisive nazionali e locali alla codifica MPEG-4. Questo avviene secondo un piano graduale diviso per territori. Ovvero si conclude la prima fase della transizione. Cosa significa? E’ semplice:

dall’8 marzo 2022 tutti i televisori o decoder che attualmente non visualizzano gli attuali canali trasmessi in HD (ad es. RAI1 HD o Canale5HD) non riceveranno più nessun canale televisivo.

In quel caso occorre sostituire il televisore oppure acquistare un nuovo decoder.

Se invece il vostro TV o decoder visualizza i canali HD allora avrete ancora un po’ di tempo fino al 30 giugno, anche se il Ministero ha comunque cercato di tendere una mano anche alle emittenti, tuttora preoccupate per lo spegnimento del segnale in MPEG2. Stando a quanto trapelato sarà possibile continuare il simulcast fino al 31 dicembre 2022. Ciò significa che le emittenti che vorranno, senza obbligo, potranno affiancare i canali codificati in MPEG2 a quelli in MPEG4, mantenendo così la retrocompatibilità con i vecchi apparecchi, cioè TV e decoder piuttosto vecchi che non supportano MPEG4.

I canali però verranno posizionati al fondo, dove fino a poco tempo fa c’erano i canali HD. ovvero verso i canali dal numero 500. In questo modo si favorirebbe comunque la sostituzione dei prodotti obsoleti, operando tramite uno scambio di posto: Rai 1 HD (in MPEG4) si troverà pertanto al canale 1 e Rai 1 a definizione standard (in MPEG2) verrà spostato al 501.

Guardate questo articolo che riassume la tabella di marcia dello switch off verso il nuovo sistema DVB-T2.

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